Sette progetti di contrasto alla povertà educativa, pensati per coinvolgere i bambini e le bambine dai 6 ai 13 anni del territorio, sono in partenza nei prossimi giorni a conclusione dell’anno scolastico. I progetti sono stati presentati in una conferenza stampa della Fondazione Pisa, che ha stanziato 500mila euro per l’attuazione nei prossimi dodici mesi delle sette iniziative.
Si tratta dei progetti ‘Filigrane’, di cui è capofila l’Associazione Casa della Città Leopolda, ‘TuttinCampo, nessuno escluso’ di cui sono capofila Acli provinciali di Pisa e Lucca, ‘Sinapsi’ di cui sono capofila Arci Pisa e Alta Val di Cecina, ‘Orizzonti aperti’ di cui è capofila Legambiente Pisa, ‘Coltivare futuri’ di cui è capofila Mangwana, ‘Riva’ di cui è referente la Pubblica Assistenza Pisa e ‘Raccontare il futuro’ di cui è referente Cineclub Arsenale di Pisa.
La Fondazione Pisa ha attuato nei mesi scorsi un percorso di selezione dei progetti indicati, che realizzeranno attività educative rivolte ai bambini e alle bambine che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado, dei Comuni di Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano e Cascina.
Da tempo, su scala nazionale e a vari livelli, è stata posta all’ordine del giorno la questione della cosiddetta povertà educativa, che Save The Children definisce come “…la privazione, per i bambini e gli adolescenti, dell’opportunità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”. Molte delle Fondazioni di origine bancaria hanno rivolto la loro attenzione a questo tema; in Toscana nel 2024 lo hanno fatto Fondazione CR Firenze e Fondazione Caript, e più in generale ACRI, l’associazione che rappresenta collettivamente le fondazioni di origine bancaria, ha di recente presentato un intervento da 30 milioni di euro.
“Su questa tematica abbiamo registrato che sicuramente nel nostro territorio di riferimento c’era ancora molto da fare. Analizzando gli ultimi i report sulla povertà in Toscana, non da ultimo l’indagine che l’Istituto di management della Scuola Sant’Anna ha redatto nel 2023 su nostro incarico, per conoscere gli effetti della crisi post Covid e che ha consentito di rilevare il fenomeno, emerge come sia proprio questa forma di povertà ad avere un rilievo particolare anche nelle nostre zone – spiega Stefano Del Corso, presidente della Fondazione Pisa – Come ha ricordato a fine dicembre 2024 dalle colonne del quotidiano “La Stampa” la professoressa Chiara Saraceno, ‘la povertà educativa colpisce migliaia di bambine e bambini e di adolescenti, con conseguenze negative di lungo periodo sulle loro opportunità di vita’. Per cui, trascurare di sostenere un intervento in questo ambito non appariva coerente con la nostra missione istituzionale: infatti, crescere e vivere in un ambiente ricco di stimoli è condizione per lo sviluppo delle capacità di apprendimento e adattamento di ogni essere umano”.
La Fondazione Pisa ha avviato alcuni mesi fa un percorso per sollecitare la presentazione di progetti in tema di povertà educativa, anche nell’intento di favorire la costruzione di una o più reti fra gli attori che già operano a favore della prevenzione del disagio infantile, e di quelli che potrebbero e vorrebbero farlo in futuro.
E’ stata attivata una fase esplorativa, convocando numerose associazioni del territorio che hanno risposto molto positivamente e partecipato a molteplici incontri, nei quali l’invito è stato a lavorare il più possibile insieme per l’elaborazione di progetti di ampio respiro che stimolassero i bambini nei grandi ambiti del “conoscere”, del “saper fare”, del “saper stare con gli altri” e dell’ “esplorare il territorio”, oltreché, ovviamente nel supporto scolastico per fare i compiti assegnati a scuola.
I sette progetti selezionati sono espressione ciascuno di una rete di enti e associazioni, oltre 80 complessivamente, ciascuna delle quali porta il proprio contributo al progetto più ampio proponendo le attività in cui è specializzata.
Nei progetti in partenza si possono trovare attività di vario genere. Da quelle per favorire la conoscenza del territorio, a quelle che cercano di stimolare la sana partecipazione ad attività motorie, dalle attività che forniscono stimoli creativi come teatro e cinema, ai laboratori di ogni tipo, musica, podcast, ambiente, tutto in forma giocosa, con una attenzione specifica ai bambini più in difficoltà ma con attività sempre per tutti, divertenti e da fare in gruppo tra coetanei.
Alcuni progetti sono in partenza in questi giorni in cui la scuola è terminata, altri partiranno con l’avvio del prossimo anno scolastico, con attività differenziate fra il periodo delle vacanze estive e quello della frequenza scolastica.
“Nella convinzione che senza l’opera della scuola, molti bambini non avrebbero l’opportunità di accedere alle attività culturali e che la scuola sia un soggetto chiave nell’individuazione e nella motivazione dei bambini nel partecipare alle attività dei vari progetti, nelle scorse settimane abbiamo anche incontrato i dirigenti scolastici del territorio in cui operiamo per presentare i progetti che ci erano pervenuti, chiedendo la loro disponibilità a collaborare, ed ottenendone un sostanziale riscontro positivo”, specifica Del Corso.
Concluso il primo anno di percorso dei singoli progetti, per la Fondazione Pisa si tratterà di verificare i risultati delle attività svolte e di valutare se gli interventi attuati siano meritevoli di un rinnovato finanziamento, anche in futuro.