La Deputazione della Fondazione Pisa, all’unanimità, in data odierna ha provveduto alla nomina del nuovo Presidente e del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione per il mandato 01.09.2020 e scadenza il trentesimo giorno successivo all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2023 nelle persone de:
- l’Avv.to Stefano Del Corso, in qualità di Presidente,
- l’Ing. Stefano Carani, in qualità di Consigliere,
- il Dott. Roberto Cutajar, in qualità di Consigliere,
- l’Avv. Michele Mariani, in qualità di Consigliere,
- la Dott.ssa Ginevra Venerosi Pesciolini, in qualità di Consigliere.
Ciò fa seguito alla decisione del Consiglio attualmente in carica di rassegnare le proprie dimissioni in anticipo rispetto alla naturale scadenza di fine anno del mandato onde consentire al neo nominato Consiglio di provvedere, nel prossimo autunno, alla elaborazione della programmazione strategica di medio periodo della Fondazione mediante la predisposizione del Documento Programmatico Previsionale del prossimo triennio.
Le Fondazioni di origine bancaria debbono ex lege, in via ordinaria e come è stato negli anni precedenti, predisporre (a cura del Consiglio di Amministrazione) ed approvare (a cura della Deputazione quale Organo di Indirizzo) ogni anno, entro il 31 ottobre, un complessivo piano previsionale di azioni di prospettiva triennale (definito Documento Programmatico Previsionale), di contenuto finanziario ed erogativo, che detta le specifiche linee di gestione operativa dell’esercizio successivo e quelle programmatiche dei due immediatamente seguenti, per quanto riguarda l’insieme delle attività istituzionali da svolgere.
Tuttavia, la recente crisi pandemica, tuttora perdurante, ha prodotto imprevedibili e rilevanti effetti di stravolgimento dei fattori socio economici caratterizzanti l’attuale sistema globalizzato in cui interagiscono praticamente tutti i Paesi.
Effetti che si protrarranno nei prossimi mesi del corrente anno e che interesseranno, a parere degli Enti regolatori sovranazionali, anche il 2021 e forse oltre in misura di non agevole previsione quanto a prospettive ed eventuale necessità di correzione delle previsioni nei periodi a venire.
Proprio in forza dello scenario di incertezza che si profila nel breve medio periodo il Consiglio attualmente in carica ha ritenuto che il prossimo Documento di Programmazione Previsionale debba essere pensato, progettato e predisposto materialmente da chi dovrà poi curarne la concreta attuazione, ed occorrendo anche il progressivo aggiornamento, in piena consapevolezza dei suoi contenuti programmatici e previsionali.