L’edizione 2006 di Anima Mundi

Dicembre 18, 2006

E’ ancora viva l’eco dell’edizione 2006 di Anima Mundi, la prima diretta dal Maestro Sir John Eliot Gardiner, supportato nella direzione organizzativa da Guido Corti e dal nuovo partner del Festival Anima Mundi, la Fondazione La Bèque. Il festival è apparso molto rinnovato, nei contenuti e nella composizione del programma e ci ha regalato qualche novità interessante, che ha suscitato l’attenzione del pubblico e dei media.Alto il livello qualitativo dei concerti sacri, a cui Gardiner ha saputo dare un filo logico, recuperando la tradizione musicale delle Repubbliche marinare, e invitando direttori e orchestre di fama internazionale. Il festival si è aperto in grande stile, con le musiche di Mozart e Haydn eseguite dall’Orchestra Filarmonica della Scala, diretta da Daniel Harding. Per rappresentare Venezia e la sua musica, lo stesso Gardiner ha diretto l’English Baroque e Monteverdi Choir, eseguendo musiche di Gabrieli, Monteverdi, Grandi, Rigatti e Croce, mentre per Amalfi, è stata la volta della Cappella della Pietà dei Turchini, diretta dal Maestro Antonio Florio, che ha eseguito musiche di Caresana e Provenzale. Pisa è stata, infine, celebrata da La Venexiana e Cantori Gregoriani diretti da Caludio Cavina e Fulvio Rampi, con musiche di De’ Cavalieri. Hanno chiuso il festival i Symphonierorchester des Bayerischen Rundfunks, diretti dal M. Jansons, eseguendo musiche di Beethoven e Wagner.Molto apprezzati dal pubblico i “Momenti spirituali”, un gruppo di concerti sganciati dalla tradizione della musica sacra, eseguiti da artisti di fama internazionale del calibro del Mullova Ensemble, delle sorelle Labèque o Andrea Lucchesini, solo per citarne qualcuno, nella suggestiva cornice del Camposanto Monumentale, complice anche una stagione eccezionalmente mite.I momenti spirituali sono stati in grado di attirare un pubblico più vasto e composito rispetto a quello abituale.

Un momento di grande successo è stato registrato per il Gala mozartiano, il concerto offerto dalla Fondazione per celebrare la ricorrenza dalla nascita del grande musicista austriaco, con oltre settecento presenze al Teatro Verdi, per ascoltare un’antologia di arie dalle opere più celebri.

Eccezionale il gradimento della stampa, che ha presentato il festival sia sulle pagine nazionali dei grandi quotidiani, sia in vari passaggi radiotelevisivi, che in rubriche specialistiche. Sono stati registrati oltre 100 passaggi stampa, alcuni dei quali su testate come Corriere della Sera, Stampa, Repubblica Firenze, Nazione Toscana e Liguria, L’Unità, Il Manifesto, Avvenire e su riviste come Panorama, Specchio, Style, Class, Amica, Marie Claire, mensili di viaggi, come Dove, Gente Viaggi, Qui Touring, oltre a riviste specialistiche come Amadeus, Giornale della Musica, Classic Voice, Suonare. Moltissimi infine anche gli articoli sul web, di cui non è stato possibile fare un censimento accurato, che tuttavia testimoniano l’importanza di una manifestazione di questo livello qualitativo per richiamare l’attenzione sulla nostra città.Oltre che dalla Fondazione, Anima Mundi è organizzato dall’Opera della Primaziale Pisana, dalla Provincia e dal Comune di Pisa.

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