La ‘Collezione Barbero’ al Museo di storia naturale di Calci

Febbraio 14, 2017

Negli ultimi anni abbiamo sostenuto diverse iniziative culturali ideate e proposteci dal Museo di Storia Naturale di Calci, condividendo con il medesimo la positività dei soddisfacenti risultati conseguiti per ciascuna di esse.Abbiamo partecipato con convinzione a queste 8 iniziative, tutte di rilevante impegno scientifico ed economico, perché sicuri di operare con un partner professionale e soprattutto affidabile. A questo riguardo, vogliamo sottolineare la continuità del rapporto di collaborazione con l’Università di Pisa che ci ha permesso di finalizzare con sicurezza le nostre erogazioni: nella circostanza concernente i progetti sviluppati nel tempo d’intesa con il Museo di Storia Naturale, un particolare apprezzamento è d’obbligo rivolgere al Prof. Barbuti, che si è dimostrato eccellente gestore delle predette iniziative.Abbiamo quindi accolto con favore la proposta recentemente presentataci per sostenere la ridefinizione dell’allestimento di gran parte del museo al fine di dare giusta collocazione ed evidenza ai numerosissimi reperti naturalistici donati all’Università dalla Fondazione Barbero di Torino: donazione di una importante collezione privata che dimostra la considerazione che viene riservata nell’ambiente scientifico all’opera culturale divulgativa espletata dal Museo di Storia Naturale di Calci.Partecipiamo a questa iniziativa, che si realizzerà in tre anni di lavori di allestimento, assicurando un contributo di euro 490.000,00, che corrisponde a poco meno della metà delle risorse necessarie a soddisfare gli impegni del progetto predisposto dall’Università di Pisa.Progetto la cui realizzazione produrrà indubbia valorizzazione della intera struttura museale aumentando la capacità attrattiva del sito, già ora robusta, con evidenti riflessi positivi per il territorio di Calci che lo ospita.La collezione Barbero è una delle più importanti d’Italia e conta più di 550 animali. Era conservata nella villa di Giorgio Barbero a Pralormo, in provincia di Torino. La maggior parte di questi animali sono mammiferi, ma della collezione fa anche parte un grande numero di uccelli e di pesci. Nell’atto di donazione, il Museo di Storia Naturale si è impegnato a mantenere la collezione indivisa, a conservarla in modo adeguato e ad indicare la provenienza degli animali mediante targhe opportune.  La collezione comprende esemplari di grande rilevanza scientifica come antilopi africane con individui appartenenti a specie e sottospecie diverse, stambecchi e mufloni di quattro continenti, vari esemplari di orsi, dall’orso polare agli orsi europei, cervi di tutto il mondo, grandi felini africani e americani. Questi esemplari hanno particolare valore da un punto di vista sistematico, consentendo di fare analisi del DNA per stabilire la parentela tra specie e di distinguere tra specie e sottospecie. Inoltre gli esemplari hanno un indubbio valore espositivo, grazie alla cura delle preparazioni, e sono in grado di comunicare ai visitatori l’importanza di preservare la biodiversità del pianeta.Si prevede che l’intera collezione sia esposta nell’arco di tre anni. Per tutta l’esposizione è prevista la riorganizzazione di 5 grandi locali del museo. Una nuova esposizione sarà dedicate agli ungulati (circa 130 animali tra cui zebre, antilopi, bisonti, cervi, bovini, mufloni, stambecchi, …), una agli orsi (più di 20 esemplari), una sarà dedicata a diorami di tutto il mondo (scene naturali ricostruite con animali in tassidermia), una agli uccelli e, infine, una ai pesci.La quasi totalità della collezione è stata trasferita a Calci nella settimana passata mediante 7 viaggi di TIR.   Avv. Claudio Pugelli                           Prof. Paolo MancarellaPresidente Fondazione Pisa                 Rettore Università di Pisa