La Fondazione ha organizzato per i suoi soci una visita alla Certosa a Calci per illustrare il magnifico restauro recentemente concluso sulle facciate degli edifici del Cortile d’Onore.
Il restauro, interamente sostenuto dalla Fondazione per un totale di un milione e centocinquemila euro oltre le spese tecniche, è stato effettuato in collaborazione con la Soprintendenza, diretto dall’Arch. Marta Ciafaloni.
Il primo intervento è stato deliberato nel 2001 e consisteva nella pulitura della facciata marmorea della Chiesa con tutto l’apparato decorativo e la scala monumentale, realizzati su iniziativa del priore Maggi nella seconda metà del Settecento. In seguito si è proseguito con un ulteriore intervento sugli edifici contigui alla chiesa, provvedendo alla pulizia e al ripristino degli intonaci e delle decorazioni pittoriche. Il restauro è stato quindi esteso alle facciate di tutti gli edifici che si affacciano sul cortile d’onore e che costituiscono il palinsesto dell’intervento settecentesco al complesso certosino, fondato nel Trecento. Nell’occasione si è inoltre provveduto a ripristinare i camminamenti del cortile centrale. Una cura particolare è stata dedicata al restauro della decorazione a grottesco del recinto che separa il cortile dal frutteto: i materiali, molto delicati per la loro stessa natura, si presentavano deteriorati, danneggiati anche dalla vegetazione e dagli effetti negativi di un restauro effettuato negli anni passati.
La visita è proseguita nelle sale del museo di Storia naturale e del Territorio, dove il direttore e i suoi collaboratori hanno mostrato le ultime sale allestite, descrivendo gli obiettivi e le finalità del museo e delle numerose attività che esso svolge. Il museo ha una ricca collezione di reperti raccolti negli anni dall’Università (alcuni risalgono al Settecento) di particolare pregio scientifico che meritano di essere esposti al pubblico, secondo criteri museologici moderni ed efficaci. In questo senso il Museo di Calci è all’avanguardia: da molti anni le esposizioni sono integrate dai laboratori didattici per le scuole. Attualmente il museo organizza 11 laboratori destinati alle scuole elementari, medie e superiori: l’obiettivo è incrementare il numero dei laboratori, destinandoli a tutti le fasce di età, dalla scuola materna fino ai corsi universitari e seminari specialistici.
I visitatori hanno avuto modo di apprezzare la bellezza del complesso certosino, uno dei pochi in Italia a essere preservato nella fisionomia originaria, e le attività del Museo di Storia Naturale, che conta ad oggi più di 27 mila visitatori l’anno. L’auspicio è che Soprintendenza e Università uniscano le forze nella valorizzazione di questo interessantissimo bene culturale, che ha tutte le potenzialità per attrarre un numero sempre maggiore di presenze. Un contributo fondamentale lo darà il Comune di Calci con la realizzazione delle infrastrutture, oggi inesitenti, per l’accoglienza dei turisti, quali un parcheggio idoneo, provvisto dei servizi necessari, fra cui un punto ristoro.